Il sangue, i tipi di donazione e gli intervalli di tempo

IL SANGUE

Il sangue, che rappresenta il 5/7% del nostro volume corporeo, è uno degli organi fluidi del nostro organismo (l’altro è la linfa), che circola all’interno di arterie, vene e capillari. Al suo movimento ed alla sua efficienza è legata la nostra vita.

È composto da numerosissime cellule specializzate, chiamate Globuli Rossi (44%), Globuli Bianchi e Piastrine (1%) e da una parte liquida detta Plasma che costituisce il 55% del volume del sangue.

Parte corpuscolata:

I Globuli Rossi, chiamati anche eritrociti, sono il componente cellulare più numeroso del sangue. Durante la sua vita un globulo rosso percorre circa 400 Km, per essere infine “rottamato” dalla milza. Il suo luogo di nascita è invece il midollo osseo, in cui vengono “fabbricate” quasi tutte le cellule del sangue a partire dalle cellule staminali. La sua forma è quella di un disco biconcavo e il suo colore rosso è dato dall’alto contenuto di ferro che è legato ad una complessa proteina che si chiama emoglobina. La sua funzione è quella di trasportare l’ossigeno ai tessuti eliminando l’anidride carbonica. Se per qualche motivo un tessuto viene deprivato dell’apporto costante di ossigeno muore e va in necrosi (es. l’infarto miocardio quando un’arteria coronaria si occlude). I valori normali vanno da 4,2 a 6 milioni per millimetro cubo.

I Globuli Bianchi, chiamati anche leucociti, sono il componente cellulare meno numeroso del sangue. Hanno una funzione di difesa dell’organismo, sia direttamente, distruggendo le sostanze estranee penetrate nell’organismo sia producendo anticorpi. All’interno della cellula si distinguono tre grandi famiglie: Granulociti, Monociti e Linfociti. Essi pattugliano tutto il corpo e laddove incontrano un aggressore svolgono la loro funzione con modalità diverse a seconda del tipo di globulo bianco: i neutrofili ad esempio si occupano dei batteri, i linfociti delle infezioni virali.  Il loro nome descrive correttamente la loro forma ed il loro colore. I valori normali vanno da 4.000 a 10.000 per millimetro cubo.

Le Piastrine sono gli elementi più piccoli del sangue. La loro funzione è importante nella coagulazione del sangue e nei processi riparativi e di cicatrizzazione. Essi, infatti, quando incontrano un’area danneggiata, ad esempio da un taglio, si aggregano a formare un muro provvisorio per dare il tempo alle cellule deputate alla ricostruzione di riparare in modo definitivo la ferita. Quando vengono a mancare le eventuali emorragie diventano inarrestabili.  I valori normali vanno da 150.000 a 400.000.

Parte liquida

Il Plasma è un liquido giallo costituito per il 90% di acqua che contiene Sali minerali (calcio, sodio, potassio, magnesio, cloro etc), proteine (albumine, globulina e altri fattori della coagulazione) e altri elementi come ormoni, anticorpi, sostanze nutritive ed enzimi.

Le funzioni del sangue

La principale funzione del sangue, legata a questo flusso continuo in tutto il corpo, è quella di trasportare cellule, sostanze e calore nella sede dove devono svolgere la loro funzione.

Nello specifico il sangue esercita alcune funzioni indispensabili:

  • Respiratoria (scambio ossigeno/anidride carbonica)
  • Nutritizia (porta a tutte le cellule le sostanze nutrienti)
  • Escretrice (raccoglie i rifiuti che convoglia agli organi destinati a distruggerli)
  • Termoregolatrice (distribuisce il calore)
  • Regola l’equilibrio idrico (per mezzo del plasma)
  • Difesa (trasporta i globuli bianchi e gli anticorpi)
  • Coagulante, grazie all’azione delle piastrine e dei fattori plasmatici della coagulazione.

I gruppi sanguigni

Fu Karl Landsteiner a scoprire, agli inizi del ‘900, il primo sistema di gruppo sanguigno, da lui denominato AB0.

In base alla presenza o assenza sul globulo rosso di due “antigeni eritrocitari” chiamati A e B si distinguono quattro gruppi sanguigni: gruppo A, gruppo B, gruppo AB (quando sono presenti entrambe le sostanze) e gruppo 0 (assenti entrambe le sostanze). Il sistema immunitario di un organismo non reagisce contro i propri antigeni, mentre contro quelli opposti ai propri produce anticorpi “naturali”. Pertanto il soggetto di gruppo A avrà gli anticorpi anti B, il soggetto di gruppo B avrà gli anticorpi anti A, il soggetto di gruppo AB non avrà anticorpi specifici e il soggetto di gruppo 0 avrà anticorpi anti A e anti B.

Nel 1940 venne scoperto un altro antigene eritrocitario chiamato D o fattore Rh. Soggetti che possiedono la sostanza D sono Rh positivi (circa l’85% degli europei) e soggetti che ne sono privi sono Rh negativi (il rimanente 15%).

Prima di ogni trasfusione è indispensabile verificare la compatibilità del gruppo sanguigno.

In particolare:

I TIPI DI DONAZIONE

Esistono diverse tipologie di donazione: quella di sangue intero, quella di plasma (plasmaferei), e quella di piastrine (piastrinoaferesi).

  • Sangue intero: E’ la donazione più frequente. Si intende il prelievo di sangue da un donatore, effettuato utilizzando apposite sacche di raccolta sterili contenenti una soluzione anticoagulante. La durata della donazione è in media di 5-10 minuti, e comporta il prelievo di circa 450ml di sangue. Il sangue raccolto viene separato in laboratorio nei suoi costituenti, per cui da una singola unità di sangue intero si ottengono tre unità di emocomponenti: globuli rossi, piastrine e plasma.
  • Citoaferesi: il prelievo di sole piastrine viene effettuato con un’apparecchiatura detta separatore di cellule. Vengono prelevate solo le piastrine che poi dovranno essere usate entro 5gg dal prelievo. La procedura è un po’ più lunga rispetto alla donazione tradizionale: da 1 a 2 ore di prelievo.
  • Plasmaferesi: questo tipo di donazione permette di prelevare solo Plasma (la componente liquida del sangue) dal donatore. La procedura dura circa 30 minuti e può essere effettuata con maggior frequenza poiché il plasma viene prontamente ripristinato nel nostro organismo. Il volume prelevato è di circa 600ml.

INTERVALLI TRA DONAZIONI

Il numero massimo di donazioni di sangue intero nell’anno non deve essere superiore a 4 per l’uomo e per la donna non in età fertile, a 2 per la donna in età fertile.
L’intervallo tra due donazioni di sangue intero non deve essere inferiore a 90 giorni.
L’intervallo di tempo minimo consentito tra due donazioni di plasma e tra una donazione di plasma e una di sangue intero o piastrinoaferesi è di 14 giorni ; tra una donazione di sangue intero o di piastrinoaferesi e una di plasma è di 30 giorni.
L’intervallo minimo consentito tra due piastrinoaferesi è di 14 giorni; l’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero ed una piastrinoaferesi è di 30 giorni.
Il numero massimo consentito di piastrinoaferesi è di 6 all’anno.
L’elenco completo degli intervalli tra donazioni è contenuto nell’allegato IV del decreto del Ministero della Salute del 2 novembre 2015 recante “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.

(https://www.avis.it/wp-content/uploads/2016/08/Allegato-IV-Requisiti-fisici.pdf )